Doppia offensiva in Ucraina. Mosca “ha iniziato la battaglia per il Donbass”, ha detto ieri sera il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “E’ un inferno”, ha dichiarato il governatore della regione di Lugansk, Sergei Gaidai. Diverse esplosioni sono state sentite nelle prime ore della notte a Mykolaiv, a est di Odessa. Bombardamenti anche a Kharkiv. Danni e feriti anche in un villaggio della regione di confine di Belgorod, bombardato dal lato ucraino. Prosegue intanto l’assedio di Mariupol. Sono almeno 1.000 i civili che si stanno nascondendo nei rifugi sotto l’acciaieria Azovstal, per lo più donne con bambini e anziani, afferma su Telegram il Consiglio comunale della città portuale. Il sindaco Boichenko spiega che 40.000 civili sono stati “deportati con la forza” in Russia. Un video che mostra donne e bambini ucraini che si rifugiano nel seminterrato dell’acciaieria Azovstal a Mariupol è stato pubblicato su Telegram ieri sera dal battaglione nazionalista Azov. Lo riferisce la Cnn. Il comandante del reggimento, il tenente colonnello Denys Prokopenko, ha anche detto che le forze russe stavano sparando sull’impianto. L’acciaieria è una delle ultime aree sotto il controllo ucraino nella città.
Il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, intervistato in un tg italiano, invoca una visita di Papa Francesco in Ucraina: “Abbiamo chiesto al Papa di sostenerci, in particolare a Mariupol dove vivono più di 100mila abitanti e migliaia di soldati, la citta’ e’ occupata, circondata e la Russia sta facendo distruzione totale della città, abbiamo chiesto a papa Francesco di fare il possibile e l’impossibile per fermare la situazione a Mariupol. L’abbiamo invitato in Ucraina e’ molto importante per noi sarebbe un segnale grandissimo se venisse in Ucraina e pregasse in Ucraina”. Così il sindaco di Mariupol, Boichenko, sempre in un canale tv italiano: “Il Papa si ponga con noi l’obiettivo di salvare la nostra comunità dall’assedio e di permettere agli abitanti di lasciare la città assediata”. Boichenko ha anche invitato l’Italia e gli altri Paesi occidentali a “unirsi” per garantire un futuro all’Ucraina.
Washington ha fatto sapere che oggi pomeriggio il presidente americano Joe Biden terrà una riunione in videochiamata sulla crisi ucraina con i suoi alleati e partner.
Il presidente francese Macron, parlando al canale tv France 5, a chi gli chiedeva se pensa di tornare a Kiev, ha risposto: “Ci tornerò, ma per fare la differenza: per dimostrare semplicemente il mio supporto non ho bisogno di recarmi lì”. Macron spiega di non aver più parlato con Putin dopo Bucha.
Sono saliti intanto a 5.000 i rifugiati ucraini arrivati negli Stati Uniti dall’inizio della guerra, secondo i dati delle autorità americane. La maggior parte e’ entrata negli Usa tramite i programmi varati per accogliere i profughi.
L’Unicef lancia l’allarme acqua: oltre 4,6 milioni di persone hanno un accesso limitato a questo bene primario a causa della guerra, con oltre sei milioni di persone che lottano ogni giorno per l’accesso all’acqua potabile.
Stefania Losito